XVIII Legislatura – Tornata del 9 febbraio 1893
La prima interrogazione è diretta al ministro della pubblica istruzione, il quale è assente da Roma. Viene quindi differita fino al suo ritorno.
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Ora io non mi ricuso di prendere in esame questo suo desiderio, ma temo che troveremo delle difficoltà. Intanto questa è la risposta che io do: spero
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essere stata per oltre due mesi studiata dalla Commissione, la quale aveva chiesto, per mezzo del suo presidente, schiarimenti al ministro della guerra; e
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Gli ultimi hanno il dovere di legarsi alla evoluzione già compiuta dello istituto e continuarla nel suo fatale andare.
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, il più competente a risolvere le questioni che per libera elezione demandano al suo giudizio.
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E non è giusto anche per un'altra ragione. Io divido le angoscio dell'operaio dell'officina e vorrei che il Parlamento venisse subito in suo aiuto
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che perde la sua vita nel lavoro dei campi, se dovrà un giorno litigare col suo feroce padrone, non lo potrà fare perchè non ha mezzi per litigare, non
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agricolo e vi occupate solo dell'industriale. Quello è disseminato per la vasta campagna, ed al di là del suo campanile non esiste; al contrario questo è
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l'individuo isolato può essere più facilmente oppresso e conculcato nel suo diritto per mancanza di un giudice pronto ed a buon mercato cui ricorrere
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Le vostre leggi saranno tutte belle cose, ma le farete dopo. Prima pensate a fare che ogni braccio abbia il suo lavoro.
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questione sociale. Lasciate alla Germania il socialismo di Stato. Io non giudico del suo pensiero ed i suoi metodi; ogni nazione ha la sua questione
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«Jus suum unicuique tribuere;» date con sincero sentimento di giustizia a ciascuno il suo ed otterrete la risoluzione della questione sociale ed
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hanno bisogno di leggi, ma solo hanno bisogno per esser risolute di ser cimento di giustizia. Date a ciascuno il suo ed avrete risoluta la questione
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paurosa; una legge che non ha osato di esplicare interamente il suo concetto, con una applicazione ampia, decisiva, corrispondente al concetto del
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potesse raggiungere il suo scopo intiero.
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Pugliese, restringerla in un campo che alla Commissione ed al suo relatore è simpaticissimo: quello dell'estensione dell'istituto dei probi-viri
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fatto credere, che esso è trascurato da noi, che nessuna legge si è mai fatta a vantaggio suo, l'operaio di campagna dirà che non facciamo a lui alcun
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rapidamente ragione a suo tempo.
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(specialmente nel tempo della trasformazione della coltivazione fattasi, non so se fortunatamente o sventuratamente nella nostra regione) aveva con il suo
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essere presentato alla Camera il relativo disegno di legge, quando il ministro Crispi, per le note vicende parlamentari, dove lasciare il suo posto
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ingerenza governativa e si riservava di esplicare questo suo concetto specialmente quando tratteremo della nomina del presidente del collegio dei probi-viri
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Accademia della crusca
